'cavia'. Continuano le immagini in blu.
Abilitando in Ubuntu i repositories
-proposed, praticamente si diventa dei tester, delle
cavie. Si permette cioè l'installazione, sul proprio sistema operativo, di quegli aggiornamenti che sono
candidati ad entrare negli aggiornamenti, cioè nei repo
-updates.
Ma ho detto appunto candidati, perché può anche succedere (ma in genere è più raro) che questi pacchetti vengano scartati, non inclusi in hardy-updates, ad esempio, e rimossi persino da hardy-proposed. E potrebbe addirittura accadere, ma questa eventualità è
estremamente remota, remotissima, che la versione hardy-securiy che aggiorna quel pacchetto abbia un numero di versione
inferiore a quello che era stato dato all'aggiornamento hardy-proposed. A quel punto ci si ritroverebbe, per essere chiari, con installata la versione
scartata del pacchetto, che oltretutto, non essendo più nei server, comparirebbe trai pacchetti
Installati (locale o obsoleto). Praticamente impossibile, lo so!
Mi è successo con due pacchetti,
python2.5 e
python2.5-minimal, avanzati entrambi alla versione
2.5.2-2ubuntu5 (hardy-proposed) e lì rimasti, nel
limbo dei locali (e obsoleti), anche dopo il rilascio della
2.5.2-2ubuntu4.1 (hardy-security). Si aggiunga poi che col comando
Forza Versione,
Synaptic avrebbe comunque voluto rimuovere tutti i pacchetti da loro dipendenti, 378 nella mia installazione, per la bellezza di quasi 1,2GB di programmi che avrei dovuto disinstallare, tra cui
tutti i browser e i programmi di posta, AWN, Compiz, Brasero, emesene,
mezzo Gnome compreso Nautilus, K3b,
Rhythmbox, Totem e
tutto Openoffice. Inaccettabile.
Soluzione: scaricare i due pacchetti da
Ubuntu Packages e installarli col comando che da il titolo a questo post:
~$ sudo dpkg -i –force-all *
Avvertenze: il comando installa
tutti i file .deb che trova, e
senza chiedere altro. Attenzione quindi che, nella directory da cui viene lanciato, non ci siano altri pacchetti .deb indesiderati.