venerdì 24 dicembre 2010

Auguri ; )


25.12.0000 - 25.12.1979

Just like God, Proarci loves you and needs your money!

Intel PRO/Wireless 3945abg, l'hardware open che NON funziona su Ubutu.

AGGIORNAMENTO del 2011.2.16: ci sono stati vari passi avanti e forse una soluzione. Sembra che il problema dipenda da tre bug diversi e varie combinazioni di cose. Lo status della descrizione è ancora incomplete, ma il bug è stato finalmente assegnato ad Andy Whitcroft (grazie!), il quale ha rilasciato anche un kernel con una patch (link al commento #270). A me funziona. Per scegliere e installare i pacchetti del kernel, seguite la guida di felipe.
















Questo bug di maverick è una di quelle cose
che non dovrebbero succedere nel pianeta
GNU/Linux, e sul pianeta Ubuntu in particolare.
E puntualmente succedono.
Ne stiamo discutendo anche qui.

giovedì 23 dicembre 2010

Uccidiamo il chiaro di luna!

1.

- Olà! grandi poeti incendiari, fratelli miei futuristi!...Olà! Paolo Buzzi, Palazzeschi, Cavacchioli, Govoni, Altomare, Folgore, Boccioni, Carrà, Russolo, Balla, Severini, Pratella, D'Alba, Mazza! Usciamo da Paralisi, devastiamo Podagra e stendiamo il gran Binario militare sui fianchi del Gorisankar, vetta del mondo!

Uscivamo tutti dalla città, con un passo agile preciso, che sembrava volesse danzare cercando ovunque ostacoli da superare. Intorno a noi, e nei nostri cuori, immensa ebrietà del vecchio sole europeo, che barcollava tra nuvole color di vino...Quel sole ci sbatté sulla faccia la sua gran torcia di porpora incandescente, poi crepò, vomitandosi tutto all'infinito.

Turbini di polvere aggressiva; accecante fusione di zolfo, di potassa e di silicati per le vetrate dell'Ideale!...Fusione d'un nuovo globo solare che presto vedremo risplendere.

- Vigliacchi! - gridai, voltandomi verso gli abitanti di Paralisi, ammucchiati sotto di noi, massa enorme di obici irritati, già pronti per i nostri futuri cannoni.

"Vigliacchi! Vigliacchi!...Perché queste vostre strida di gatti scorticati vivi?...Temete forse che appicchiamo il fuoco alle vostre catapecchie?...Non ancora!...Dovremo pur scaldarci nell'inverno prossimo!...Per ora, ci accontentiamo di far saltare in aria tutte le tradizioni, come ponti fradici!...La guerra?...Ebbene, sì: essa è la nostra unica speranza, la nostra ragione di vivere, la nostra sola volontà!...Sì, la guerra! Contro di voi, che morite troppo lentamente, e contro tutti i morti che ingombrano le nostre strade!...

"Sì, i nostri nervi esigono la guerra e disprezzano la donna, poiché noi temiamo che braccia supplici s'intreccino alle nostre ginocchia, la mattina della partenza!...Che mai pretendono le donne, i sedentarî, gl'invalidi, gli ammalati, e tutti i consiglieri prudenti? Alla loro vita vacillante, rotta da lugubri agonie, da sonni tremebondi e da incubi grevi, noi preferiamo la morte violenta e la glorifichiamo come la sola che sia degna dell'uomo, animale da preda.

"Vogliamo che i nostri figliuoli seguano allegramente il loro capriccio, avversino brutalmente i vecchi e sbeffeggino tutto ciò che è consacrato dal tempo!

"Questo v'indigna? Mi fischiate?...Alzate la voce!...Non ho udita l'ingiuria! Più forte! Che cosa? Ambiziosi?...Certamente! Siamo degli ambiziosi, noi, perché non vogliamo strofinarci ai vostri fetidi velli, o gregge puzzolente, color di fango, canalizzato nelle strade antiche della Terra... Ma "ambiziosi" non è la parola esatta! Noi siamo piuttosto dei giovani artiglieri in baldoria!...E voi dovete, anche a vostro dispetto, abituarvi al frastuono dei nostri cannoni! Che cosa dite?...Siamo pazzi?...Evviva! Ecco finalmente la parola che aspettavo!...Ah! Ah! Bellissima trovata!...Prendete con cautela questa parola d'oro massiccio, e tornatevene presto in processione, per celarla nella più gelosa delle vostre cantine! Con quella parola fra le dita e sulle labbra, potrete vivere ancora venti secoli... Per conto mio, vi annuncio che il mondo è fradicio di saggezza!...

"E' perciò che noi oggi insegnamo l'eroismo metodico e quotidiano, il gusto della disperazione, per la quale il cuore dà tutto il suo rendimento, l'abitudine all'entusiasmo, l'abbandono alla vertigine...

"Noi insegnamo il tuffo nella morte tenebrosa sotto gli occhi bianchi e fissi dell'Ideale...E noi stessi daremo l'esempio, abbandonandoci alla furibonda Sarta delle battaglie, che, dopo averci cucita addosso una bella divisa scarlatta, sgargiante al sole, ungerà di fiamma i nostri capelli spazzolati dai proiettili... Così appunto la calura di una sera estiva spalma i campi d'uno scivolante fulgòre di lucciole.

"Bisogna che gli uomini elettrizzino ogni giorno i loro nervi ad un orgoglio temerario!...Bisogna che gli uomini giuochino d'un tratto la loro vita, senza spiare i biscazzieri bari e senza controllare l'equilibrio delle roulettes, stando chini sui vasti tappeti verdi della guerra, covati dalla fortunosa lampada del sole. Bisogna, - capite? - bisogna che l'anima lanci il corpo in fiamme, come un brulotto, contro il nemico, l'eterno nemico che si dovrebbe inventare se non esistesse!...

"Guardate laggiù, quelle spiche di grano, allineate in battaglia, a milioni...Quelle spiche, agili soldati dalle baionette aguzze, glorificano la forza del pane, che si trasforma in sangue, per sprizzar dritto, fino allo Zenit. Il sangue sappiatelo, non ha valore né splendore, se non liberato, col ferro o col fuoco, dalla prigione delle arterie! E noi insegneremo a tutti i soldati armati della terra come il sangue debba essere versato... Ma, prima, converrà ripulire la grande Caserma dove voi pullulate, insetti che siete! Ci vorrà poco... Frattanto, cimici, potete ancora tornare, per questa sera, agl'immondi giacigli tradizionali, su cui noi non vogliamo più dormire!"

Mentre volgevo loro le spalle, io sentii, dal dolore della mia schiena, che troppo a lungo avevo trascinato, nella rete immensa e nera della mia parola, quel popolo moribondo, coi suoi ridicoli guizzi di pesce ammucchiato sotto l'ultima ondata di luce che la sera spingeva alle scogliere della mia fronte.

2.

La città di Paralisi, col suo gridìo di pollaio, coi suoi orgogli impotenti di colonne troncate, con le sue cupole tronfie che partoriscono statuette meschine, col capriccio dei suoi fumi di sigaretta sopra bastioni puerili offerti ai buffetti... scomparve alle nostre spalle, danzando al ritmo dei nostri passi veloci.

Davanti a me, ancora distante alcuni chilometri, si delineò ad un tratto il Manicomio, alto sulla groppa di una collina elegante, che sembrava trotterellare come un puledro.

- Fratelli, - diss'io - riposiamoci per l'ultima volta, prima di muovere alla costruzione del gran Binario futurista!

Ci coricammo, tutti fasciati dall'immensa follia della Via Lattea, all'ombra del Palazzo dei vivi, e subito tacque il fracasso dei grandi martelli quadrati dello spazio e del tempo... Ma Paolo Buzzi, non poteva dormire, poiché il suo corpo spossato sussultava ad ogni istante alle punture delle stelle velenose che ci assalivano da ogni parte.

- Fratello! - mormorò - scaccia lontano da me codeste api che ronzano sulla rosa porporina della mia volontà!

Poi si riaddormentò nell'ombra visionaria del Palazzo ricolmo di fantasia, da cui saliva la melopea cullante ed ampia della eterna gioia.

Enrico Cavacchioli sonnecchiava e sognava ad alta voce: - Io sento ringiovanire il mio corpo ventenne!...Io ritorno, d'un passo sempre più infantile, verso la mia culla... Presto, rientrerò nel ventre di mia madre!...Tutto, dunque, mi è lecito!...Voglio preziosi gingilli da rompere... Città da schiacciare, formicai umani da sconvolgere!...Voglio addomesticare i Venti e tenerli a guinzaglio... Voglio una muta di venti, fluidi levrieri, per dar la caccia ai cirri flosci e barbuti.

La respirazione dei miei fratelli dormenti fingeva il sonno di un mare possente, su una spiaggia. Ma l'entusiasmo inesauribile dell'aurora traboccava già dalle montagne, tanto copiosamente la notte aveva dovunque versato profumi e linfe eroiche. Paolo Buzzi, bruscamente sollevato da quella marea di delirio, si contorse, come nell'angoscia di un incubo.

- Li udite i singhiozzi della Terra?...La Terra agonizza nell'orrore della luce!...Troppi soli si chinarono al suo livido capezzale! Bisogna lasciarla dormire!...Ancora! Sempre!...Datemi delle nuvole, dei mucchi di nuvole, per coprire i suoi occhi e la sua bocca che piange!

A queste parole il Sole ci porse dall'estremità dell'orizzonte, il suo tremulo e rosso volante di fuoco.

- Alzati, Paolo! - gridai allora. - Afferra quella ruota!...Io ti proclamo guidatore del mondo!...Ma, ahimè, noi non potremo bastare al gran lavoro del Binario futurista! Il nostro cuore è ancora pieno di un ciarpame immondo: code di pavoni, pomposi galli di banderuole, leziosi fazzoletti profumati!...E non abbiamo ancora scacciate dal nostro cervello le lugubri formiche della saggezza... Ci vogliono dei pazzi!... Andiamo a liberarli!

Ci avvicinammo alle mura imbevute di gioia solare, costeggiando una sinistra vallata, ove trenta gru metalliche sollevano stridendo, dei vagoncini pieni d'una biancheria fumigante, inutile bucato di quei Puri, lavati già da ogni sozzura di logica.

Due alienisti comparvero, categorici, sulla soglia del Palazzo. Io non avevo fra le mani che uno smagliante fanale d'automobile; e fu col suo manico di lucido ottone che inculcai loro la morte.

Dalle porte spalancate, pazzi e pazze scamiciati, seminudi, eruppero a migliaia, torrenzialmente, così da ringiovanire e ricolorare il volto rugoso della Terra.

Alcuni vollero subito brandire, come bastoni d'avorio, i campanili lucenti; altri si misero a giuocare al cerchio con delle cupole... Le donne pettinavano le loro lontane capigliature di nuvole con le acute punte di una costellazione.

- O pazzi, o fratelli nostri amatissimi, seguitemi!...Noi costruiremo il Binario sulle cime di tutte le montagne, fino al mare! Quanti siete?...Tremila?...Non basta! D'altronde la noia e la monotonia troncheranno in breve il vostro bello slancio... Corriamo a domandar consiglio alle belve dei serragli accampati alle porte della Capitale. Sono gli esseri più vivi, i più sradicati, i meno vegetali! Avanti!...A Podagra! A Podagra!...

E partimmo, scarica formidabile di una chiusa immane.

L'esercito della follia si avventò di pianura in pianura, calò per le valli, ascese rapido alle cime, con lo slancio fatale e facile d'un liquido entro enormi vasi comunicanti, e infine mitragliò di grida, di fronti e di pugni le mura di Podagra che risuonò come una campana.

Dopo avere ubbriacati, uccisi o calpestati i guardiani, la gesticolante marea inondò l'immenso corridoio melmoso del serraglio, le cui gabbie, piene di velli danzanti ondeggiavano nel vapore delle urine selvatiche e oscillavano più leggiere che gabbie di canarini fra le braccia dei pazzi.

Il regno dei leoni ringiovanì la Capitale. La ribellione delle criniere e il voluminoso sforzo delle groppe inarcate a leva scolpivano le facciate. La loro forza di torrente, scavando il selciato, trasformò le vie in altrettanti tunnel dalle vôlte scoppiate. Tutta la tisica vegetazione degli abitanti di Podagra fu infornata nelle case, le quali, piene di rami urlanti, tremavano sotto la impetuosa grandinata di sgomento che crivellava i tetti.

Con bruschi slanci e con lazzi da clowns, i pazzi inforcavano i bei leoni indifferenti, che non li sentivano, e quei bizzarri cavalieri esultavano ai tranquilli colpi di coda che ad ogni istante li gettavano a terra... Ad un tratto, le belve si arrestarono, i pazzi tacquero, davanti alle mura, che non si muovevano più...

- I vecchi son morti... I giovani sono fuggiti!... Meglio così!...Presto! Siano divelti i parafulmini e le statue!...Saccheggiamo gli scrigni colmi d'oro... Verghe e monete!...Tutti i metalli preziosi saranno fusi, pel gran Binario militare!...

Ci precipitammo fuori, coi pazzi gesticolanti e le pazze scarmigliate, coi leoni, le tigri e le pantere cavalcate a nudo da cavalieri che l'ebbrezza irrigidiva contorceva ed esilarava freneticamente.

Podagra non fu più che un immenso tino, pieno di un rosso vino dai gorghi spumosi, che colava veemente dalle porte, i cui ponti levatoi erano imbuti trepidanti e sonori...

Attraversammo le rovine dell'Europa ed entrammo nell'Asia, sparpagliando lontano le orde terrorizzate di Podagra e di Paralisi, come i seminatori gettano la semente con un gran gesto circolare.

3.

A notte piena, eravamo quasi in cielo, su l'altipiano persiano, sublime altare del mondo, i cui gradini smisurati portano popolose città. Allineati all'infinito lungo il Binario ansavamo su crogiuoli di barite, di alluminio e di manganese, che a quando a quando spaventavano le nuvole con la loro esplosione abbagliante; e ci sorvegliava, in cerchio, la maestosa ronda dei leoni che, erette le code, sparse al vento le criniere, foravano il cielo nero e profondo coi loro ruggiti tondi e bianchi.

Ma, a poco a poco, il lucente e caldo sorriso della luna traboccò dalle nuvole squarciate. E, quando ella apparve infine, tutta grondante dell'inebriante latte delle acacie, i pazzi sentirono il loro cuore staccarsi dal petto e salire verso la superficie della liquida notte.

Ad un tratto, un grido altissimo lacerò l'aria; un rumore si propagò, tutti accorsero... Era un pazzo giovanissimo, dagli occhi di vergine, rimasto fulminato sul Binario.

Il suo cadavere fu subito sollevato. Egli teneva fra le mani un fiore bianco e desioso, il cui pistillo s'agitava come una lingua di donna. Alcuni vollero toccarlo, e fu male, poiché rapidamente, con la facilità di un'aurora che si propaga sul mare, una verdura singhiozzante sorse per prodigio dalla terra increspata di onde inattese.

Dal fluttuare azzurro delle praterie, emergevano vaporose chiome d'innumerevoli nuotatrici, che schiudevano sospirando i petali delle loro bocche e dei loro occhi umidi. Allora, nell' inebbriante diluvio dei profumi, vedemmo crescere distesamente intorno a noi una favolosa foresta, i cui fogliami arcuati sembravano spossati da una brezza troppo lenta. Vi ondeggiava una tenerezza amara... Gli usignuoli bevevano l'ombra odorosa con lunghi gorgoglii di piacere, e a quando a quando scoppiavano a ridere nei cantucci giocando a rimpiattino come fanciulli vispi e maliziosi. Un sonno soavissimo vinceva lentamente l'esercito dei pazzi, che si misero a urlare dal terrore.

Irruenti, le belve si precipitarono a soccorrerli. Per tre volte, stretti in gomitoli balzanti, e con assalti uncinati di rabbia esplosiva, le tigri caricarono gli invisibili fantasmi di cui ribolliva la profondità di quella foresta di delizie...

Finalmente, fu aperto un varco: enorme convulsione di fogliami feriti, i cui lunghi gemiti svegliarono i lontani echi loquaci appiattati nella montagna. Ma, mentre ci accanivamo, tutti, a liberar le nostre gambe e le nostre braccia dalle ultime liane affettuose, sentimmo a un tratto la Luna carnale, la Luna dalle belle cosce calde, abbandonarsi languidamente sulle nostre schiene affrante.

Si udì gridare nella solitudine aerea degli altipiani:

- Uccidiamo il chiaro di Luna!

Alcuni accorsero alle cascate vicine; gigantesche ruote furono innalzate, e le turbine trasformarono la velocità delle acque in magnetici spasimi che s'arrampicarono a dei fili, su per alti pali, fino a dei globi luminosi e ronzanti.

Fu così che trecento lune elettriche cancellarono coi loro raggi di gesso abbagliante l'antica regina verde degli amori.

E il Binario militare fu costruito. Binario stravagante che seguiva la catena delle montagne più alte e sul quale si slanciarono tosto le nostre

veementi locomotive impennacchiate di grida acute, via da una cima all'altra, gettandosi in tutti i precipizi e arrampicandosi dovunque, in cerca di abissi affamati, di svolti assurdi e d'impossibili zig-zag...Tutt' intorno, da lontano, l'odio illimitato segnava il nostro orizzonte irto di fuggiaschi. Erano le orde di Podagra e di Paralisi, che noi rovesciammo nell'Indostan.

 

4.

Accanito inseguimento... Ecco scavalcato il Gange! Finalmente il soffio impetuoso dei nostri petti fugò davanti a noi le nuvole striscianti, dagli avvolgimenti ostili, e noi scorgemmo all'orizzonte i sussulti verdastri dell'Oceano Indiano, a cui il sole metteva una fantastica museruola d'oro..

Sdraiato nei golfi di Oman e del Bengala, esso preparava perfidamente l'invasione delle terre.

All'estremità del promontorio di Cormorin, orlato di una poltiglia di ossami biancastri, ecco l'Asino colossale e scarno la cui groppa di cartapecora grigiastra fu incavata dal peso delizioso della Luna... Ecco l'Asino dotto, dal membro prolisso rammendato di scritture, che raglia da tempo immemorabile il suo rancore asmatico contro le brume dell'orizzonte, dove tre grandi vascelli s'avanzavano immobili, con le loro velature simili a colonne vertebrali radiografate.

Subito, l'immensa mandra delle belve cavalcate dai pazzi protese sui flutti musi innumerevoli, sotto il turbinìo delle criniere che chiamavano l'Oceano alla riscossa. E l'Oceano rispose all'appello, inarcando un dorso enorme e squassando i promontorî prima di prender lo slancio. Esso provò lungamente la propria forza, agitando le anche e ripiegando il ventre sonoro fra le sue vaste fondamenta elastiche.

Poi, con un gran colpo di reni, l'Oceano poté sollevare la propria massa e sormontò la linea angolosa delle rive... Allora, la formidabile invasione cominciò.

Noi marciavamo nell'ampio accerchiamento delle onde scalpitanti, grandi globi di schiuma bianca che rotolavano e crollavano, docciando le schiene dei leoni... Questi, allineati in semicerchio intorno a noi, prolungavano da ogni parte le zanne, la bava sibilante e gli urli delle acque. Talvolta, dall'alto delle colline, guardavano l'Oceano gonfiare progressivamente il suo profilo mostruoso, come una immensa balena che si spingesse innanzi su un milione di pinne. E fummo noi che lo guidammo così fino alla catena dell' Imalaia, aprendo, come un ventaglio, il formicolio delle orde in fuga che volevamo schiacciare contro i fianchi del Gorisankar.

- Affrettiamoci, fratelli miei!...Volete dunque che le belve ci sorpassino? Noi dobbiamo rimanere in prima fila malgrado i nostri lenti passi che pompano i succhi della terra... Al diavolo queste mani vischiose e questi piedi che trascinano radici!...Oh! noi non siamo che poveri alberi vagabondi! Vogliamo delle ali! Facciamoci dunque degli aeroplani.

Saranno azzurri gridarono i pazzi azzurri,per sottrarci meglio agli sguardi del nemico, e per confonderci con l'azzurro del cielo, che, quando c'è vento, garrisce sulle vette come un'immensa bandiera.

E i pazzi rapirono mantelli turchini alla gloria dei Budda, nelle antiche pagode, per costruire le loro macchine volanti.

Noi ritagliammo i nostri aeroplani futuristi nella tela color d'ocra dei velieri. Alcuni avevano ali equilibranti e portando i loro motori, s'inalzavano come avvoltoi insanguinati che sollevassero in cielo vitelli convulsi.

Ecco: il mio biplano multicellulare a coda direttiva: 100 HP, 8 cilindri, 80 chilogrammi... Ho fra i piedi una minuscola mitragliatrice, che posso scaricare premendo un bottone d'acciaio...

E si parte, nell'ebbrezza di un'agile evoluzione, con un volo vivace, crepitante, leggiero e cadenzato come un canto d'invito a bere e a ballare.

Urrà! Siam degni finalmente di comandare il grande esercito dei pazzi e delle belve scatenate!...

Urrà! Noi dominiamo la nostra retroguardia: l'Oceano col suo avviluppamento di schiumanti cavallerie! Avanti, pazzi, pazze, leoni, tigri, e pantere! Avanti, squadroni di flutti!...I nostri aeroplani saranno per voi, a volta a volta,bandiere di guerra e amanti appassionate! Deliziose amanti che nuotano, aperte le braccia, sull'ondeggiar dei fogliami, o che indugiano mollemente sull'altalena della brezza!. Ma guardate lassù, a destra, quelle spole azzurre... Sono i pazzi, che cullano i loro monoplani sull'amaca del vento del sud!...Io intanto, sto seduto come un tessitore davanti al telaio e vo tessendo l'azzurro serico del cielo!

Oh quante fresche vallate, quanti monti burberi, sotto di noi!...Quanti greggi di pecore rosee, sparsi sui declivi delle verdi colline che si offrono al tramonto!...Tu le amavi,anima mia!...No! No! Basta! Tu non godrai più, mai più, di simili insipidezze!...Le canne colle quali un tempo facevamo delle zampogne formano l'armatura di questo aeroplano!...Nostalgia! Ebbrezza trionfale! Presto avremo raggiunti gli abitanti di Podagra e di Paralisi, poiché voliamo rapidi ad onta delle raffiche avverse... Che dice l'anemometro?...Il vento che ci è contrario ha una velocità di cento chilometri all'ora!...Che importa? Io salgo a duemila metri, per sorpassare l'altipiano... Ecco! Ecco le orde!...Là, là, davanti a noi, e già sotto ai nostri piedi!...Guardate, laggiù, a picco, fra gli ammassi di verdura, la tumultuante follia di quel torrente umano che s'accanisce a fuggire!

Questo fracasso?...E lo schianto degli alberi! Ah! Ah! Le orde nemiche sono ormai cacciate contro l'alta muraglia del Gorisankar!... E noi diamo loro battaglia!...Udite? Udite i nostri motori come applaudono?... Olà, grande Oceano Indiano, alla riscossa!

L'Oceano ci seguiva solennemente,atterrando le mura delle città venerate e gettando di sella le torri illustri, vecchi cavalieri dall'armatura sonora, crollati giù dagli arcioni marmorei dei templi.

Finalmente! Finalmente! Eccoti dunque davanti a noi gran popolo formicolante di Podagrosi e di Paralitici, lebbra schifosa che divora i bei fianchi della montagna... Noi voliamo rapidi contro di voi, fiancheggiati dal galoppo dei leoni, nostri fratelli, e abbiamo alle spalle l'amicizia minacciosa dell'Oceano, che ci segue da vicino per impedire che s'indietreggi!...E' soltanto una precauzione, poiché non vi temiamo!...Ma voi siete innumerevoli!...E potremmo esaurire le nostre munizioni, invecchiando durante la carneficina!

Io regolerò il tiro!...L'alzo a ottocento metri! Attenti!...Fuoco!...Oh! l'ebbrezza di giocare alle biglie della Morte!...E voi non potrete carpircele!

Indietreggiate ancora? Questo altipiano sarà presto superato!...Il mio aeroplano corre sulle sue ruote, scivola sui pattini e s'alza a volo di nuovo!...Io vado contro il vento!...Bravissimi, i pazzi!

Continuate il massacro! Guardate! Io tolgo l'accensione e calo giù tranquillamente, a volo librato, con magnifica stabilità, per toccar terra dove più ferve la mischia!

"Ecco la furibonda copula della battaglia, vulva gigantesca irritata dalla foia del coraggio, vulva informe che si squarcia per offrirsi meglio al terrifico spasimo della vittoria imminente! E' nostra, la vittoria...ne sono sicuro, poiché i pazzi lanciano già al cielo i loro cuori, come bombe!...L'alzo a cento metri! Attenti!

Fuoco!...Il nostro sangue?...Sì! Tutto il nostro sangue, a fiotti, per ricolorare le aurore ammalate della Terra!...Sì, noi sapremo riscaldarti fra le nostre braccia fumanti, o misero Sole, decrepito e freddoloso, che tremi sulla cima del Gorisankar!...


Filippo Tommaso Marinetti, 1911. Tutto copiato pari pari da artemotore, ma qui almeno si legge.

domenica 5 dicembre 2010

Nichi ripensaci!

Accade, dicevo, che anche quei politici verso cui si possono ragionevolmente nutrire delle speranze sbaglino, razzolino male e si nascondano poi dietro il politichese. Ma non s'era detto di una 'narrazione diversa'?


Appello al presidente Vendola a non dare seguito
al protocollo d'intesa tra Microsoft e la Regione Puglia
e invece promuovere un accordo con le aziende e le
realtà sociali promotrici del software libero/open source.






Mi unisco all'iniziativa e invito altri a farlo, sottoscrivendo l'appello nella pagina creata su facebook, condividendolo nel proprio profilo o semplicemente dicendo "Mi piace". NICHI RIPENSACI!

Il testo originale dell'appello, coi nomi di autori e firmatari, nella pagina dell'Associazione per il Software Libero:
Appello per una Puglia libera dal software proprietario

venerdì 3 dicembre 2010

Coherence DLNA server ovvero jpeg, mp3 e video dal PC alla TV BRAVIA


SONY KDL-32EX710

Diamo per scontato che: 1) televisore e PC siano sulla stessa LAN, quindi connessi allo stesso router, in qualsivoglia modo. Se la tv è wireless-ready come questa qui sopra, allora per la connessione senza fili è necessario un dongle USB. Oppure si può collegarla con un cavo ethernet. Che è anche meglio, visto che la presa usb è una sola e serve; 2) la connessione funzioni, sia già stata impostata, che quindi dal televisore siano accessibili i servizi di Internet TV.

Dunque, si installi Coherence:
sudo apt-get install python-coherence

Per comodità si può creare un lanciatore sul desktop, un file vuoto in cui inserire:
#!/usr/bin/env xdg-open

[Desktop Entry]
Version=1.0
Type=Application
Terminal=false
Icon[it_IT]=
Exec=applet-coherence
Name[it_IT]=Coherence server applet
Comment[it_IT]=turn-on your BRAVIA!
Name=Coherence server applet
Comment=turn-on your BRAVIA!
Icon=


Si può chiamarlo 'Coherence server applet' e usare come icona il logo DLNA reperibile su Wikipedia. Bisogna renderlo eseguibile (Proprietà>Permessi>Esecuzione).
Ora, lanciando il lanciatore (spingitori di cavalieri!), apparirà un'icona generica nella tray, click destro e poi 'Start Coherence Server'.


A questo punto, dalla XrossMediaBar™ (XMB™) del televisore saranno accessibili le cartelle Immagini, Musica e Video, sotto la nuova voce USER@HOSTNAME. È possibile mettere, all'interno di queste cartelle (del pc, ça va sans dire), dei collegamenti simbolici (symlink) che puntino ad altre cartelle multimediali, così da avere accesso anche a quelle.

Formati supportati

Per quanto riguarda audio e immagini, sono solo quelli nel titolo: jpeg e mp3. Per i video, è più complicato. Per quello che ho potuto verificare mp4, avi e mpg funzionano, ma sono solo dei contenitori: la differenza è nei codec. Le specifiche tecniche del prodotto (credo valga per tutti i BRAVIA) riportano
Video (MPEG2/AVCHD)
Che per me è un po' vago. In ogni caso è curioso che non coincida con la compatibilità dei file su supporto USB. O almeno credo: qui sarebbero benvenute delucidazioni tecniche.

Il formato Matroska (.mkv e .mka) non è supportato, né via DLNA né USB. Peccato.

domenica 21 novembre 2010

PS LORENZO - PROARCI [5^ DI ANDATA]. Lunedì 22/11 ore 21


Convocazioni del PRES su facebook:
ore 20:00 ponte san lorenzo
bricio (avvertilo bembo)
armadori (avvertilo tramex)
trasimini
sparnaccini
votoni (avvertilo castelli)
ligobbi
guerrieri (avvertilo gigio)
castelli
morelli
vitiello
costa
cerno
della volpe (avvertilo bembo)
farnesi (avvertilo tramex)
orlandi (avvertilo puni)

Pernazza detto 'Puma'e Ligobbi detto 'Gigio' sono diffidati.

giovedì 18 novembre 2010

aMule notify


1) Prerequisito. Da terminale:
sudo apt-get install libnotify-bin

2) aMule > Preferenze > Eventi > Download completato > Abilita l'esecuzione del comando sul core. Comando core:
notify-send -i amule "%NAME" "Completati %SIZE bytes"

3) Arriva il bello. ...Eventi > Spazio esaurito:
notify-send -i amule "BAD WORDS HERE" "Spazio esaurito su %PARTITION"

Alcune note. L'opzione '-i' sta per 'icon' e indica quale icona visualizzare. Volendo si può specificare un'icona personale, mettendo il percorso completo al file 'tra due singoli apici'. Il testo invece va messo "tra virgolette", o alte doppie o doppi apici. Al massimo due, come nei due casi riportati sopra, separati da uno spazio. Come nell'immagine, il primo sarà sopra e in grassetto, il secondo, semplice, sotto. Per questo, le parolacce vanno sopra.

C'è stata una discussione a proposito sul forum italiano di aMule.

mercoledì 3 novembre 2010

Paris.







4 nov. - 7 nov. 2010

lunedì 1 novembre 2010

UbiquityPreserveHome AND USERS

Ovvero, come ripristinare gli altri utenti dopo aver reinstallato Ubuntu preservando la home,
grazie ai consigli e alla guida di Luca Ferretti.

Forse non è ancora noto a tutti che Ubiquity, l'installer di Ubuntu, è in grado di installare (qui intransitivo!) sopra una partizione di root esistente mantenendo i dati personali, cioè la /home. UbiquityPreserveHome è implementato in maniera trasparente: basta cioè, in fase d'installazione, 1) scegliere la stessa partizione di root (punto di mount=/) precedentemente usata senza formattarla e 2) scegliere lo stesso nome utente. Questa possibilità è stata introdotta con Hardy (Ubuntu 8.04 LTS) e risponde ad un'istanza perfettamente espressa dal nostro buon Luca:
Se il punto di partenza è "come faccio a reinstallare ubuntu preservando i dati personali?", la risposta non può essere "6 mesi fa avresti dovuto mettere una /home separata", specie considerando che Ubuntu fornisce proprio la possibilità di reinstallare preservando la directory home. ...

Resta solo da riabilitare gli altri eventuali utenti, ipotesi non così peregrina visto che i sistemi Gnu/Linux, come Ubuntu e come tutti i sistemi Unix, sono multiutente. Riporto qui di seguito la risposta datami dal nostro, avvertendo da subito che qui è andato tutto a buon fine, che ho avuto l'accortezza di ricreare gli utenti nello stesso ordine in cui erano stati creati all'inizio, e che i grassetti sono miei.
...
Matteo: volevo solo sapere: ma gli altri utenti della /home (qui siamo tre),
             come si ripristinano dopo il reinstall?
Luca: eh, con un giro un po' lungo in verità
Luca: devi fare qualcosa tipo
Luca: cd /home
Luca: sudo mv UTENTE UTENTE-bakup
Luca: poi ricrei l'utente da zero
Luca: quindi avrai in /home
Luca: UTENTE e UTENTE-backup
Matteo: ok
Luca: elimini la prima
Luca: e rinomini la seconda
Luca: attento ovviamente che alla fine corrisponda il UID con il nome
Matteo: e i premessi?
Luca: eh
Luca: la ownership potrebbe essere l'unico problema
Luca: con un `ls -la /home`
Luca: puoi vedere con comodo se la cartella /home/luca ha come utente luca
Luca: se così non fosse vai di `sudo chown luca:luca /home/luca -R` :-)

Certo sarebbe bello che ripristinarli fosse prevista come possibilità e, quindi, resa possibile da una funzione, magari da una interfaccia all'interno del tool di gestione 'Utenti e gruppi'.
...
Matteo: questa cosa non merita un papercuts, secondo te? o segnalarla come bug?
Luca: credo dipenda dal pacchetto adduser/useradd
Luca: come papercut credo sia troppo complicato
Luca: come feature da avere sarebbe carino
Luca: basterebbe mettere nel momento in cui ricrei l'utente un avviso
Luca: e fare scegliere
Matteo: perché preserve home è una cose eccellente,
             ma ubntu e linux sono sistemi multiutente, cacchio!
Luca: già :-)
Matteo: era quello che pensavo anch'io, come si può segnalare?
Luca: prova a partire segnalando la cosa in gnome-system-tools
Luca: che è quello che fornisce l'interfaccia grafica "utenti e gruppi"
Luca: nel caso anche direttamente su bugzilla.gnome.org
Luca: considera che non è una cosa semplice
Matteo: ma non riguarda ubiquity?
Luca: che coinvolge gnome-system-tools per la parte interfaccia grafica,
         system-tools-backend e anche in teoria adduser
         per la via del terminale
Luca: ubiquity non direi
Luca: ubiquity ti permette solo di definire il primo utente
Luca: e non credo che lo modificheranno per aggiungerne altri
Luca: credo ti risponderebbero che gli altri utenti te li crei dopo aver installato

Io intanto l'ho segnalato: Bug 633720 - users-admin to restore users that already exist.

venerdì 22 ottobre 2010

PROARCI - JENIN [stasera ore 21, Sabotino]


edit [sabato 23/10, ore 12.13]:
PROARCI 1 - JENIN 0

gol in mischia del 'Puma' Pernazza, al 35' del secondo tempo, più o meno...
Daje!!



Prima giornata di andata, girone di 1^ SERIE.

Si comincia. Ecco i convocati, così come segnalato dal PRES il 20 ottobre alle ore 23.11:
bricio (bembo avvertilo)
costa
tramex
blè
castelli
votoni (castelli avvertilo)
cerno
puma
farna
guerrieri
martorella
pulcioni
li gobbi
armadori (tramex avvertilo)
appuntamento ore 20 puntuali al sabotino
confermate la presenza vostra e quella delle persone che dovete avvertire!!!

martedì 19 ottobre 2010

I 3 giorni del Pinguino [22, 23, 24 ottobre a Terni]

Kathy: I don't think you'll live much longer.
Joe Turner: I may surprise you.

Delle iniziative per il Linux Day 2010 a Terni si era, come di consueto, già scritto in queste pagine, solo non c'eravamo accorti che ci fosse addirittura un Festival!


OPEN TERNI FESTIVAL

Ecco la presentazione, il manifesto, la mappa by OpenStreetMap, lo spot 'Strillone' in formato .ogg e il programma:

Hanno fatto le cose in grande, quest'anno. Innanzitutto estendendo l'evento a tre giorni, comprese due serate di musica. E poi spostando il sito dalla sala conferenze della scuola ITIS al Centro Arti Opificio ex-Siri (cioè il CAOS, via Campofregoso n.98): uno spazio molto ampio (6000mq), attrezzato, accogliente e finalmente centrale.

Uno spazio che molti ternani come me vorrebbero vedere restituito alla città e ai suoi non così indifferenti cittadini. Dopo tanti anni di discussioni sulla destinazione dell'area, accordi con le cooperative, compravendite, riqualificazioni urbanistiche, poi finalmente di cantieri e lavori, poi di prime iniziative e di primi eventi e serate, musei stabili e festival teatrali con seguito di critiche e di sospetti più o meno fondati... Beh, io sono stato contento di questa iniziativa.

Complimenti e in bocca al lupo. Ci vediamo là!

Sony, il kernel Linux e la GNU GPL

Si veda per esempio il nuovo Sony BRAVIA KDL-32EX710...

...o tanti altri modelli: http://www.sony.net/Products/Linux/TV/KDL-40NX700.html
Open Source Code Distribution Service ...esatto!
Package:
  • cairo-1.8.6.tgz

  • directfb_modules.zip

  • exceptionmonitor.tgz

  • glib-2.16.6.tgz

  • kernel26.tgz

  • libjs-1.5.tgz

  • pango-1.24.2.tgz

  • pump-autoip-0.8.15-5_0_DTV10_20090911.tar.gz

  • sony-target-srel-busybox-1.4.2-05000302.src.rpm

  • sony-target-srel-directfb-1.3.0-05000306.src.rpm

  • sony-target-srel-dosfstools-2.11-05000301.src.rpm

  • sony-target-srel-iptables-1.4.0-05000301.src.rpm


Non c'è molto da aggiungere, ad oggi i componenti del sistema GNU/Linux, a cominciare dal kernel stesso, sono presenti in moltissimi dispositivi di uso assolutamente comune.
Insospettabilmente? Basta leggere le istruzioni!

lunedì 18 ottobre 2010

Linux Day 2010 a Terni




Dal post del Terni GNU/LUG:
Anche quest’anno daremo il nostro contributo alla giornata nazionale del “Linux Day” (sabato 23 ottobre 2010) … ma anzi, triplicheremo i nostri sforzi per offrire una tre giorni, in collaborazione con il CAOS (Centro Arti Opificio ex-Siri), intitolata Open Terni Festival (I 3 giorni del Pinguino: Software, Musica e Cultura LIBERA).

Il primo giorno sarà dedicata a talk tecnici, il sabato sarà una tradizionale giornata di divulgazione e la domenica ad attività ludiche, mentre la sera del venerdì e del sabato non mancheranno concerti e proiezioni video.
....

Quest’anno la manifestazione la organizzeremo nella sede del CAOS (Centro Arti Opificio ex-Siri) in via Campofregoso 98, a Terni.

domenica 10 ottobre 2010

10.10 10.10.10


Meerkat Slouch by madradish

The perfect 10 is here!

martedì 14 settembre 2010

La Proarci c'è e inizia la preparazione

"A esperança Phoenix,
pode voar sua maneira através do céu do deserto,
e ainda desafiando apesar da fortuna;
reviver das cinzas e crescer.
" Miguel de Cervantes



da Punino via Facebook:
comunicazione ufficiale del pres Meschini. Lunedì 20 alle ore 20.00 al camposcuola ricomincia la preparazione della Proarci per la stagione 2010-2011. Ebbene sì, il miracolo è compiuto. L'incontro con l'amico-sponsor-benefattore è andato a buon fine. I dettagli dell'operazione verranno comunicati in seguito. Per il momento, quello che è certo, è che la Proarci è ancora viva e ci sono le condizioni per disputare il campionato.

Appuntamento per l'inizio della preparazione lunedì 20 settembre alle ore 20.00 al camposcuola. Prego il Signore che davvero se cambi registro rispetto l'anni scorsi, proviamo a dimostrarlo sin da subito. Magari cominciando a venì numerosi e compatti per sgrassà un pò de catrame dai polmoni. E ancora una volta...

AVANTI PROARCI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

lunedì 13 settembre 2010

Philips e FAT32©

segue da Philips™ e la GNU GPL

Ho poi scoperto, spulciando il manuale, che i file system supportati dal televisore per le memorie collegate attraverso USB sono solo tre, FAT 16, FAT 32 e NTFS. La cosa non è strana, essendo FAT 32 lo standard de facto delle memorie di massa di quasi tutti i dispositivi. Gli altri due ne sono, rispettivamente, il predecessore e il successore.
Molto spesso accade che gli standard non si impongano per le loro qualità intrinseche, ma per altri fattori: questo del FAT ne è un 'esempio. Ad oggi è probabilmente il peggior fs in circolazione, più che obsoleto e pochissimo robusto. Ma sono i fs di Windows© (ogni versione, pure W7!), che supporta solo quelli. Naturalmente sono tutti e tre brevetti Microsoft©, che ne rivendica, spesso e giustamente, la proprietà nelle aule di tribunale.
Ecco, ad oggi, non usare FAT per le memorie di molti dispositivi sarebbe una scelta suicida: tuttavia un dispositivo basato su Linux dovrebbe per lo meno supportare fs alternativi, visto che tecnicamente questo kernel supporta tutti quelli esistenti. Strano che non sia così, delle due l'una: o Philips paga per usare FAT, o la Microsoft si accontenta del fatto che i dispositivi Philips supportino solo quei fs, contribuendo così a mantenerli come 'gli' standard de facto.

Sono mie congetture, se qualcuno vorrà precisare, chiarire, smentire, prego!

mercoledì 8 settembre 2010

If you only knew


Monkey by Kristian Nygård


via Out-O-Matic

GSA-S10N firmware update with Wine

"questo è un incarico piuttosto bieco
con sprazzi di estremo pericolo personale
"


ATTENZIONE!!: quanto segue è una procedura assolutamente non convenzionale e ad ogni passo piena di rischi per aggiornare il firmware di una periferica. Fatelo a vostro rischio e pericolo, o NON fatelo.
Do not do the follow! It certainly isn't a very safe method, and be aware it could very possibly corrupt your drive permanently.

Ubuntu > Questions > Question #8055 - DVD writer firmware upgrade possible?

I also succesfully upgraded GSA-S10N from A100-01 to A103 on my Dell XPS M1330. There's just one step of more, here you need a .dll:

1) sudo chown -R root ~/.wine

2) download mfc42.dll (you can find it googling!) to the same folder of GSAS10NA103-00.exe

3) sudo wine '/home/USER/.../GSAS10NA103-00.exe'

l'immagine può essere ingrandita

Finito il processo, sarà chiesto di riavviare:

Il che significe che è andato tutto a buon fine. Consiglio di dare 'Exit' e riavviare in maniera consueta, visto che siamo sotto Wine.

4) reboot and chown back .wine dir
Qui penso sarebbe meglio fare in un altro modo: cioè rinominare *prima* la cartella '.wine' in '.wineOLD', per esempio; poi lanciare wine per fargli creare un'altra cartella su cui fare tutto questo processo; e poi cancellare del tutto questa nuova cartella a cui abbiamo cambiato i permessi (sudo rm -rf ~/.wine, ché è root!!) e ripristinare la vecchia togliendole il suffisso 'OLD'. Mi sembra più pulito, se si hanno settaggi e applicazioni di Wine.

Thanks everybody here, and Wine developers.
Dopo il riavvio, HardInfo conferma l'aggiornamento del firmware:


NOTA: spiego l'inglese, nel senso che ho scritto questo post partendo dal messaggio che ho inserito nella discussione su Launchpad linkata all'inizio. Lì mi sono attenuto alla più sobria brevità, e ad un inglese il più semplice possibile, a beneficio loro e...mio, soprattutto :)

venerdì 11 giugno 2010

South Africa 2010


Adesso potete iniziare, grazie.

MeeGo 1.0, us*, Btrfs


The MeeGo v1.0 Core Software Platform Features include:

* Kernel based on 2.6.33
* DeviceKit and udev for interacting with hardware devices
* Modern 2D / 3D graphics stack including Kernel Mode Setting, non-root X
* Voice and data connectivity with Connman connection manager, Ofono telephony stack and BlueZ Bluetooth
* Qt 4.6
* Universal Plug and Play (gUPnP)
* Media frameworks
* Next generation file system BTRFS, as the default file system

Il file system più avanzato che esista, Btrfs... Due versioni disponibili: una con Google Chrome (e una EULA da accettare!), l'altra con Chromium, totalmente libera (c'est ici GNU GPL!). Ecco il torrent che punta a quest'ultima:
meego-netbook-chromium-ia32-1.0-20100524.1.img

venerdì 14 maggio 2010

Kill Billu¹ [Pidgin 2.7.0]

Aggiornamento: rilasciati oggi nel PPA i pacchetti per Lucid, Karmic, Jaunty e Hardy; non per Intrepid, cui è terminato il supporto.


non è odioso quello sguardo vuoto?

Io odio i piccioni, mi fanno schifo, li ucciderei tutti, con l'accetta, il macete, l'uzi, il bazuka, mine antiuomo che esplodono all'unisono sui tetti rossi, bombe a grappolo nel cielo azzurro, una vecchina del cazzo fatta brillare mentre gli da il mais. O tu, che esci nuda dalla doccia, dove ha appena cagato.

Comunque, oggi è uscita la nuova versione di Pidgin. Probabilmente cancellerò il programma e ogni sua traccia, come lo sporco verde e bianchiccio, in ogni caso a breve si troveranno i pacchetti qui: PPA for Pidgin Developers.

2.7.0

¹ che in ternano è 'tacchino', ma va be'...

martedì 27 aprile 2010

Philips" e la GNU GPL


PHILIPS is a registered trademark of Koninklijke Philips Electronics.N.V.
e...lo so, l'altro è il logo della GNU GPL v3.


Io mi fido di quelli che smontano le cose e provano a ripararsele da soli. Mi fido perché lo faccio anch'io, tendenzialmente smonterei tutto. Solo che non sempre (leggi 'mai') riesco pure ad aggiustare, così mi accontento di averci guardato dentro, rimetto le quattro viti e porto il coso a riparare. C'è un tizio che fa riparazioni elettroniche proprio dietro casa mia. Il coso in questione l'ultima volta è stato un televisore, aveva più di vent'anni, tubo catodico andato...ciao.

- - Gli apparati e componenti elettronici vanno destinati a procedure di trattamento, recupero e smaltimento. Rivolgersi all'ASM competente - -

Ne ho approfittato allora per fare qualche domanda riguardo alle varie marche, qualità, assistenza, tecnologie, LCD Plasma LED... Ovviamente lui la sa lunga, sono anni, prima costruivano meglio, la roba durava, ora si fa tutto in Cina etc. Però lui le televisioni le smonta e le rimonta, ci mette le mani, vede i pezzi che si rompono e come sono assemblate, ma non le vende e non sono sue: tutto questo lo rende obiettivo. E io poi mi fido di chi smonta le cose. Le differenze insomma lui dice che ci sono, tra una marca e l'altra, c'è il pessimo, c'è il mediocre e c'è pure chi costruisce meglio. Ecco, secondo lui quest'ultimo è il signor Philips. E io mi fido poi in effetti ho il mio monitor LCD che sono 5 anni e non ha fatto una piega, e ho un paio di lettori DivX di cui non ho mai avuto da lamentarmi; e poi negli anni avevo notato che hanno anche una politica meritoria e sana riguardo alla sostenibilità e all'efficienza energetica, che mi sembra giusto premiare.

Ho comprato un televisore Philips. E mi sono messo subito a guardare tutti i fogli contenuti nello scatolone: dichiarazione di conformità, informazioni, contatti, garanzia, manuale di avvio veloce e...le istruzioni. Io leggo sempre le istruzioni, di qualsiasi cosa compro. Leggo pure le parti banali, tipo non immergere nell'acqua, non inalare, non far brillare etc. Insomma stavo spulciando tra fogli e foglietti e mi sono ritrovato in mano la GNU GPL, versione 2, tale e quale:
GNU GENERAL PUBLIC LICENSE

Version 2, June 1991

Copyright (C) 1989, 1991 Free Software Foundation, Inc.
51 Franklin Street, Fifth Floor, Boston, MA 02110-1301, USA

Everyone is permitted to copy and distribute verbatim copies
of this license document, but changing it is not allowed.
Preamble
The licenses for most software are designed to take away your freedom to share and change it. By contrast, the GNU General Public License is intended to guarantee your freedom to share and change free software--to make sure the software is free for all its users. ...

Nello stesso foglietto ripiegato c'è anche la lista di tutto il software coperto da questa licenza e incluso nel televisore. Per essere precisi, parte di questo software è coperto dalla GNU Lesser General Public License v2.1, o GNU LGPL. Comunque, questo è l'elenco:
Linux Kernel (version 2.6.15), Flash Eraseall, Nandwrite, Helper Application, Libc, Librt, Libm, Libpthread, libgcc, libstd++, Diet libc, libgphoto, vsnprintf.

Quelli in neretto sono componenti fondamentali di qualsiasi ambiente e distribuzone GNU/Linux, e stanno anche dentro un televisore! Questa cosa la lascio così, senza aggiungere altro...una parola sola, và: scalabilità.

Voglio invece sottolineare due cose che hanno colpito molto il piccolo nerd abituato al catodico, e riguardano la presa USB posta sul lato del televisore. Con la presa USB si aggiorna il software del televisore, basta scaricare l'archivio .zip dal sito, estrarre il file .upg in una pennetta e collegarla. Questo l'ho fatto quasi subito, ça va sans dire.
Con la presa USB si riproducono direttamente i seguenti formati multimediali: .jpeg, .mp3, .avi, sia con codec DivX che Xvid. Invece il formato multimediale Ogg, che è libero e liberamente fruibile con strumenti licenziati sotto GNU GPL, NON è supportato: allora, bé, signor Philips, 10-. Già che c'eri...

PlayOgg

giovedì 22 aprile 2010

Non centra il porno, Steve: tu stai parlando di libertà!

AGGIORNAMENTO: scopro in ritardo che le stesso Stallman, con ottime ragioni, depreca l'uso del termine 'proprietà intellettuale'. Le ragioni sono spiegate dettagliatamente nell'articolo 'Hai detto "proprietà intellettuale"? È un miraggio seducente'. Condivido tutto, ma non cambio nulla di quanto segue. Erra l'uomo finché cerca, e l'importante è cercare.


Una volta ho letto che dei ragazzi italiani, cenando con Stallman, gli avevano suggerito una licenza etica, che impedisse di usare il software per cose immorali, tipo le armi. Stallman rispose che non avrebbe accettato una tale licenza come libera, perché...semplicemente non lo era. La licenza etica era e voleva essere una licenza limitante della libertà di utilizzo.
Richard Stallman era allora, ed è a tutt'oggi, l'inventore del concetto di copyleft¹, che sta alla base di molte licenze libere, come la stessa GNU GPL o le varie Creative Commons, e il presidente e fondatore della Free Software Foundation. FSF. Free-Software-Foundation. FREE è la parola chiave da qui in poi. Ok. Il commensale che aveva proposto la licenza etica, in buona fede e però non soddisfatto della risposta, pensò di ripetergli la domanda, alche Stallman sbottò, a voce alta e in modo certo poco civile, dicendo:
I already told you what I think about it, now stop!

Questo curioso episodio è raccontato sul blog di Stefano Marinelli, che era uno dei fortunati commensali, e mi colpì molto. Poi oggi mi è tornato in mente, quando sul neonato Post ho letto queste parole di Steve Jobs (tradotte dall'anglais, naturalmente):
Crediamo seriamente di avere una responsabilità morale nel tenere il porno fuori dall’iPhone. [...] Chi vuole il porno può comprarsi uno smartphone Android².

Ecco io ho una riflessione da fare su questa cosa, e non è a caso che questi due episodi li ho voluti accostare, né che di accostarli mi sia subito venuto in mente. La riflessione è sulla libertà, ma presuppone che nei destinatari ci siano già una consapevolezza e un'idea chiara di quello che significano i concetti accennati su in cima: licenze e copyleft.

La 'responsabilità morale' di un produttore di elettrodomestici o la licenza etica non sono altro che delle censure upstream, per così dire, che vorrebbero porsi a limitazione dell'uso di qualcosa. Ora, nel rispetto della Legge, io con le cose che compro ci faccio rispettosamente quello che mi pare, e lo pretendo. L'idea che Jobs vuol far passare, sbandierando un'intenzione in ogni caso bigotta, è che sia lecito per il produttore controllare i contenuti dei giocattoli che vende: che cioè anche dopo il venderli, quando sono vostri o miei, sia sempre lui a deciderne i limiti e i contenuti; questo si e questo no, questo è morale e questo è sconcio, questo è gratis e questo si paga, questo si paga e quest'altro pure. Prosaicamente, vuol farci i quattrini. E questo va bene, fino ad un certo punto: libero lui di vendere manette e liberi noi di non comprare il giocattolo. Ma per il ruolo che hanno, e avranno in futuro, le tecnologie digitali nella nostra società, il peso e le conseguenze delle differenti posizioni, quella di Stallman e quella di Jobs, sono di molto maggiore importanza.
Questo discorso è molto ampio e, come nel caso del film di Miloš Forman su in copertina, va subito molto lontano dalla discussione sulla pornografia. Ma ci tornerò poi, perché c'è una chiave di lettura.

Libertà digitali, lotta alla pirateria e Pirate Party svedese che conquista un seggio al Parlamento Europeo, brevetti software, SIAE e RIAA, OpenOffice.org, formati chiusi nell'Amministrazione pubblica e loro costi in prospettiva, GNU/Linux e il decreto Bondi sull'equo compenso, About A Boy con Hugh Grant...e molti altri argomenti ancora, tutte cose che hanno e avranno delle influenze sulla nostra società e che in qualche modo c'entrano con questa cosa.
Questo post nasce da uno spunto e vuole essere nient'altro che uno spunto, già sento che verrà fuori sommario, per brevità, e partigiano per le intenzioni, ma ho voglia di scrivere. In ogni caso vi chiedo di pensare di riconsiderare le vostre idee sulla proprietà intellettuale.

La proprietà intellettuale in senso restrittivo è un'idea e una cosa moderna, nasce con l'industria come Proprietà industriale, cioè nella forma di brevetti per le macchine, per garantire all'idea originale i suoi privilegi nel nuovo scenario della concorrenza. Prima non c'era: e la stessa parola 'invenzione' usata nella terminologia giuridica del brevetto viene dal latino invenire, che però significa 'trovare'. In latino una parola così, che cioè inplichi la proprietà intellettuale, non c'è, e neanche in greco: perché manca il concetto che qualcosa possa venir fuori dal nulla, per la sola opera di qualcuno o di qualcosa. Già per Democrito, V secolo a.C., era perfettamente chiaro che 'Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma'. E se questo valeva per la Natura, allo stesso modo valeva per le Idee (Platone). Il concetto di creazione come lo intendiamo oggi, cioè creazione dal nulla, è un concetto cristiano. Quando i teologi cristiani lo introdussero, il verbo latino 'creare' aveva un altro significato: ed infatti dovettero usare l'espressione 'creare ex nihilo', 'creare dal nulla', di cui l'odierno 'creare' è la contrazione, perché oramai è passato il senso.

Nel mondo del software, il concetto di codice proprietario e quindi la pratica di vincolarne l'uso e la condivisione con licenze restrittive e dietro pagamento, nascono con la LETTERA APERTA AGLI HOBBISTI scritta da Bill Gates nel 1976, e sono la più intima ragione degli enormi guadagni di Microsoft: un'azienda che, materialmente, non produceva nulla. Prima ingegneri, informatici e programmatori si scambiavano il codice o parti di esso, naturalmente, così come in fabbrica un operaio insegnava al nuovo ad usare meglio un tornio, più velocemente, con meno fatica. Così è evoluta pure l'agricoltura, per secoli: dal contadino che fa qualche esperimento al figlio, al cognato e al vicino, se sono in buoni rapporti. E così ogni altra branca dello scibile, tutte: nani sulle spalle dei giganti, con molta umiltà, diceva Newton riguardo ai suoi lavori. Condivisione, shearing, altrimenti ci tocca sempre reinventare la ruota, o farci schiacciare dai giganti. A me qui viene sempre in mente Henry Ford che paga ai babilonesi 4 dollari per ogni Fiesta venduta.

Il punto è questo, se la società, per apprezzare il senso profondo e fecondo della condivisione, dovrà passare attraverso brevetti e loro aberrazioni, come i Non-disclosure agreements (NDA), ebbene allora è giusto che sia fatto, è necessario (Navigare necesse est...). Sono le vie tortuose della Storia. Tesi antitesi e sintesi. Aufhebung. Il copyleft. Cioè sempre licenze, con una forma giuridica e tutti i crismi: che però garantiscono, insieme all'autore, anche tutti quelli che ne vorranno usufruire. Garantiscono che quel che viene licenziato resterà libero.
Messa in questa prospettiva, si potrà forse capire quanto la portata delle idee di questo signore qui accanto sia enorme, rivoluzionaria e romantica. E si capisce pure, da quel 'tutti', quale buon gioco abbiano avuto le varie, idiote, connotazioni politiche di Stallman come comunista o socialista. Così come si capisce da che parte vengono e di quali interessi sono a difesa. Vogliono far attecchire il disprezzo, e criminalizzare. Lo stesso ha fatto Microsoft nei confronti di Linux, per anni. Lo stesso fanno le campagne pubblicitarie della SIAE contro i cosiddetti pirati, paragonandoli ai ladri. E la stessa intenzione è pure nelle parole di Jobs contro gli smartphone Android:
Chi vuole il porno può comprarsi uno smartphone Android.

¹ il copyleft sta alla base anche di Wikipedia, L'enciclopedia libera, cui rimando la spiegazione e l'approfondimento. Voglio solo sottolineare che il 'libera' di Wikipedia vuole intendere le stesse libertà basilari pensate e poste da Stallman nel concetto di copyleft.
² Android è una piattaforma open source per dispositivi mobili basata sul sistema operativo Linux.

martedì 16 febbraio 2010

4.4 gatti in fila per sei col resto di due

"Nella cantina di un palazzone
tutti i gattini senza padrone
organizzarono una riunione
per precisare la situazione.
"



Scopritelo, quindi aggiungete i pacchetti aggiornati per Ubuntu Karmic, così:
$: sudo add-apt-repository ppa:kubuntu-ppa/backports
$: sudo apt-get update
$: sudo apt-get install kubuntu-desktop

poi installate i font droid e usateli per tutto l'ambiente. Poi abilitare il desktop semantico coi servizi Nepomuk e Strigi e scoprite quanto è bello che siano integrati in Dolphin. Poi usatelo, godetevi la trasparenza con cui tutto l'hardware funziona da sé, il bel gusto hi-tech e professionale dei temi e delle applicazioni in grigio-metallo-cromato. Poi scopritene le applicazioni riscritte per lui, K3b, Amarok, KTorrent. Poi crogiolatevi pensando che è software libero (baby!), che siete parte di una comunità a cui potete in mille modi contribuire; pensando che, aggratis, avete un desktop più figo, più minimal e più cool del mac.
Poi pacatamente, serenamente, democraticamente, magari sul un divano, stabilite da ora e per sempre che per voi e per l'umanità tutta Synaptic è il miglior gestore di pacchetti che abbiate mai provato e, quindi, che esista. Che non tornerete mai indietro e che un giorno il mondo lo capirà. Mai.

lunedì 1 febbraio 2010

52 Boxer als Hommage an Max Schmeling

"Che cos'è il genio?"



Il genio è fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità d'esecuzione. E il nostro, naturalmente, è un genio. Via alla rassegna, News on the March:

CALCIO, ARBITRO INTERROMPE GARA PER RISPONDE AL CELLULARE
Calcio, quando anche l’arbitro usa il cellulare
Arbitro ferma il gioco per rispondere al cellulare
Arbitro interrompe la partita per rispondere al cellulare
Arbitro interrompe la gara per rispondere al cellulare

Non per niente, è un tesserato della nostra gloriosa Proarci, ed è il miglior Arbitro dell'Umbria di sempre.

sabato 30 gennaio 2010

Il Goblin e bombe a forma di zucca



Provate Moblin! Se avete un portatile recente con CPU e scheda grafica Intel (GMA-500 esclusa), provatelo! Se avete uno di quei netbooks che ora vanno tanto, magari uno di questi, provatelo e probabilmente lo installerete!

System Requirements:

  • CPU: Intel(r) Atom(tm) or Intel(r) Core(tm) 2 CPU (support for SSSE3)
    Note: Moblin will not work on non-SSSE3 CPUs

  • Platforms with the GMA-500, Nvidia, or ATI Graphics chipset are not supported.


Io l'ho provato sul mio Dell XPS M1330, che soddisfa tutte queste caratteristiche (sono un consumatore avveduto, yeah!), e lo installerei subito se avessi un netbook.
Moblin v2.1 è veloce, è bello, è molto veloce e molto bello, ed è soprattutto la prima distribuzione che abbia provato ad essere pensata all'origine per questa piattaforma, pur ovviamente prendendo software da varie parti. Ad esempio, ho scoperto che il file manager è Nautilus di Gnome ed il browser è Firefox, ma si stenta a riconoscerli.

Visto che non ho nessuna voglia di fare una recensione completa, con immagini passo passo e roba del genere, considerato che ho già scritto troppo, e che sono già le cinque di sabato, e che devo arrivare riposato e disteso all'aperitivo... Ecco il file torrent

moblin-2 1-final-20091103-002 img

e le istruzioni per creare la live su una penna USB (usate ImageWriter, probabilmente è già nei repo della vostra distro, qui invece l'exe per Windows). Provatelo!


questa è la splendida interfaccia di gestione reti, altri sshot qui.

domenica 24 gennaio 2010

Guida in plagio a insults di sudo

Speak English you fool --- there are no subtitles in this scene.
The more you drive -- the dumber you get.


Che poi su, non è un plagio! Questa guida è vecchissima, risaputa e stranota. Io la scopersi anni or sono grazie a pollycoke :) epperò ora me la segno, ché quella pagina non esiste più e pure il file sudoers è leggermente cambiato.
Che poi le guide, di solito, servono a realizzare qualcosa di utile; qui invece vogliamo solo che sudo vi insulti quando sbagliate la password:

non più di tre volte, eh! (..e no, non ero sicuro che si scrivesse così!)


Principiamo: da terminale, dare
:~$ sudo visudo

..apparirà una schermata simile a questa:


aggiungere in fondo alla riga Defaults
,insults

('virgola+insults', senza spazio!), così come in figura.
Dopodiché bisogna salvare con CTRL+O, confermare con Invio, e uscire con CTRL+X.

mercoledì 20 gennaio 2010

viale felipe di pollycoke :)

"Sono tornato! Siamo tornati!" (cit.)



si ma devi guardare la foto che sporge in basso, a destra:
c'è un garofano rosso, giuro!


È tornato! Anzi sono tornati! Eh si, perché in realtà sono in due. Sono due i ritorni che hanno segnato le cronache di questi giorni. Corsi e ricorsi. E non puoi non saperlo, anche se ti stai nascondendo dalla brutale realtà di questo sfavorevole anno di nostro signore 1971 (cit.) 2010. Non puoi non saperlo perché c'è Internet.

Due grandi leader, seguiti, amati, idolatrati, incens(ur)ati ma pure, come tutti i grandi della storia, criticati e odiati, disprezzati, addirittura condannati (ma uno solo da alcuni, l'altro dai giudici). Entrambi sono stati faziosi, sempre. Entrambi hanno dimostrato di avere un ego enorme, smisurato, arrogante e insofferente alle critiche (in realtà, io quest'ultima cosa non la penso di tutti e due; ma di uno si, e lo scoprì a sue spese Alberto Cavallari, direttore del Corriere della Sera dal 1981 al 1984). Entrambi amavano circondarsi di signorine licenziose e lascive, e di nani (solo che uno i nani li teneva in giardino, l'altro...beh, l'altro aveva un giardino decisamente più grande). Entrambi hanno fatto di tutto perché la propria comunità, la propria parte crescesse. Entrambi si sono venduti, e hanno venduto tutti noi, per soldi (ma uno solo secondo alcuni, l'altro secondo i giudici: la verità è che il primo ha semplicemente venduto, l'altro semplicemente rubava). Entrambi hanno vissuto dall'altra parte del Mare nostrum (il primo per colpa del fato imperscrutabile e crudele, il secondo per colpa dei giudici che l'avevano scoperto). Uno ha contribuito a far arrivare la sua specie (Sphenisciformes, in realtà un ordine) allo storico traguardo del 1%, l'altro ha fatto arrivare il suo partito fino al 13%, ma poi è finita che gli tiravano le monete gridandogli 'ladro!', quindi l'ha completamente distrutto e ancora oggi, cioè, almeno fino a ieri, in Italia non si poteva dire con tanta leggerezza di essere socialista di quell'idea lì, perché per almeno dieci anni ha significato anche altre cose, tipo quella che gridavano quelli delle monete di cui sopra. Ma l'ho detto, questo fino a ieri. Oggi sono tornati, ed è necessario un sano revisionismo. Ché poi non è vero, non sono mai andati via. Sono rimasti lì, sempre, mischiati alla gente, in mezzo a meccanici, a parrucchiere, a parlamentari: sono rimasti proprio lì, lì dov'erano prima. Magari più a destra, ma vicino al formaggio.

Ma di chi sto parlando insomma? Vi do un indizio: ad uno dei due sarà dedicata una strada. Non avete ancora capito? Allora, da una parte c'è un grande statista, l'altro invece è stato per molto tempo..oh, scusate: CRAXI DOVE CAZZO VAI!??!! (cit.)
Oh! Dicevo: uno è sta... ehm, felipe: guarda che scherzavo! Per cortesia, torna un po' più in qua e non montarti la testa. E comunque, visto che sei tornato su pollycoke.org,

Bentornato! :)

venerdì 1 gennaio 2010

01 01 10

pubblicato da IL PRES, 01 gennaio ore 18.42
orari e giorni allenamenti
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giovedì 7 ore 20:30
non mancate e fate venire anche gli altri
l'assenza non è permessa

Buon anno anche a te, PRES!


buon anno (trovata su flickr, © Tutti i diritti riservati)